[Quello che segue è il sunto degli incontri tenutisi dal 20 maggio al 23 giugno 2021 in diretta sulla pagina Facebook di Ibridamenti. Le dirette si sono occupate di prendere in esame il substrato e i precipitati filosofici di diverse opere comprese nei filoni del fumetto e dell’animazione giapponesi. Nel corso dei vari incontri, abbiamo avuto modo di esplorare tematiche e concetti legati all’orizzonte filosofico e narrativo contemporaneo, delineando un’ampia cornice capace di rivelare qualcosa tanto della profondità e del rilievo delle opere trattate, quanto della loro radicale attualità. Ciascun titolo è corredato di link alla diretta in questione. Ne approfittiamo per ringraziare ancora una volta tutt* i/le partecipanti e chi ci ha seguito nel corso di questo mese. In calce alla lista degli incontri è possibile trovare una call for paper per una raccolta da noi curata, tutt’ora in fase di costruzione. C. K. e G. C.].

#1 Berserk – Il richiamo dell’inumano
Nel corso di questo primo episodio abbiamo preso in esame, assieme a Nicola Zolin, alcune delle tematiche riconducibili alla sfera dell’“inumano” all’interno della seminale opera di Kentaro Miura, Berserk. Andando al di là del mero psicologismo, si è tentato di individuare i principali snodi materiali e onto-metafisici attraverso i quali l’inumano e il non-umano – incarnati, nel contesto dell’opera, da creature demoniache o mostruose, desideri e ossessioni – si manifestano nell’esperienza umana. La discussione include una breve panoramica in merito alle opere più recenti influenzate da Berserk.

#2 Attack on Titan – Gigantomachia
Assieme ad Alessandro Mazzi, Lucrezia Pei e Ornella Soncini, abbiamo analizzato il concetto aperto di weirdness in rapporto ad Attack on Titan, di Hajime Isayama, esplorando i legami tra weird ed esperienza mistica, nonché tra quest’ultima è il mito. Si sono inoltre toccati i temi della storia e della guerra, puntualizzando come tali elementi siano indissolubilmente intrecciati – anche, e a maggior ragione, nel contesto narrativo.

#3 Full Metal Alchemist – Oltre i confini del cielo
Con Alessandro Longo, Alessandro Tartaglia e Giulio Mastrorilli ci siamo inoltrati all’interno della configurazione etica, metafisica ed epistemologica di Full Metal Alchemist, di Hiromu Arakawa. Ci si è soffermati, in particolare, sul concetto di limite e sul ruolo collettivo della conoscenza, culminando in una breve analisi del senso e dello spessore politico e filosofico-politico dell’opera di Arakawa.

#4 Fire Punch/Chainsaw man – Del nichilismo e della souveraineté
In questo incontro, incentrato su due delle più rilevanti opere di Tatsuki Fujimoto, abbiamo tentato di riflettere, assieme a Enrico Monacelli, sulla costellazione caotica e in-divenire di Fire Punch e Chainsaw Man. Abbiamo visto come, superando la struttura rigida della narrazione – senza tuttavia sfociare nella decostruzione o nella sperimentazione post-modernista – questi due lavori siano riusciti a cogliere l’essenza e, al contempo, l’“eccedenza” del vissuto emotivo e del desiderio. Ne deriva una speculazione sul nichilismo in quanto “metodo del Reale”, capace di toccare, più o meno direttamente, il nucleo più oscuro e più profondo (e dunque, forse, più intenso) dell’esperienza interiore.

#5 Full Metal Alchemist – L’Uno, il segreto, il potere
Approfondimento dedicato agli aspetti epistemologici, tecnoscientifici e metafisici di Full Metal Alchemist. Con Alessandro Longo, abbiamo analizzato i meccanismi e il funzionamento del mondo nel quale è ambientata l’opera di Arakawa, “prendendo sul serio” le sfide e i problemi posti dalla narrazione stessa. Abbiamo poi brevemente considerato il duplice senso della nozione di “segreto”: in quanto dispositivo di potere, ma anche in quanto limite-occulto, soglia oltre la quale non è possibile spingersi.

#6 Jujutsu Kaisen – Double darkness
Con Israel Lucas “Souza” Soares e Andrea Cassini abbiamo affrontato il recentissimo (e ancora in corso) Jujutsu Kaisen, dell* misterios* Gege Akutami. Abbiamo, in primo luogo, preso in considerazione gli aspetti meramente narrativi dell’opera, analizzando i legami, i punti di contatto e le prese di distanza da altre opere precedenti – alle quali il manga/anime in questione fa costantemente allusione. La tecnica del citazionismo, situata al di là del plagio o del citazionismo, ci è apparsa come un metodo legato a una sorta di “ri-costruzione”, ossia un assemblaggio narrativo sostanzialmente mosso dall’amore e dalla passione.
Negli ultimi minuti, sono inaspettatamente emerse alcune importanti note sulla dimensione politica dell’opera.

#7 Hunter x Hunter – Costruire mondi
Con Alessandro Lolli ci siamo inoltrati nella principale opera di Yoshihiro Togashi, Hunter x Hunter, impostando il discorso a partire da due nozioni apparentemente distanti: quella di “livello di potenza” e quella di “world building”. Producendo un intreccio dialettico tra l’opera in questione, i suoi precursori e i suoi eredi, abbiamo tentato di individuare i principi fondamentali della verosomiglianza narrativa, tratteggiando una prima mappa del processo di costruzione di mondi e personaggi – in particolar modo, per mezzo di strumenti solitamente riservati alla narrativa e alla cinematografia: il combattimento, il conflitto e la guerra.

#8 Mononoke/Mushishi – Il brulichio della vita
Assieme a Marco Mattei, abbiamo preso in esame somiglianze e punti di contatto tra Mushishi, manga di Yuki Urushibara, e Mononoke, anime antologico a opera di Kenji Nakamura e Chiaki J. Konaka, individuandone l’approccio e il piano metafisico di riferimento. In entrambe le opere, sono state identificate tre tematiche chiave: l’ecologia, il rapporto tra malattia e cura, l’animismo. A partire dall’interrogativo ontologico riguardante lo statuto dell’“anima” e la sua specifica funzione, si è rilevato come ciascuna delle due opere declini in modo personale i due elementi precedentemente delineati: la cura come equilibrio, l’ecologia come rete metastabile e la costruzione di una convivenza possibile, nel caso di Mushishi. La cura come annientamento o intervento radicale, l’ecologia come “disvelamento” dello squilibrio, l’impossibilità della convivenza, nel caso di Mononoke.

#9 Beastars – Animalia
Con Nicola Zengiaro abbiamo esplorato il concetto di animalità, attraverso la lente interpretativa offerta da Beastars, di Paru Itadaki, ambientato in un mondo di animali antropomorfi. A partire da una lettura “contrattualista” e antispecista dei rapporti interspecifici e delle individualità “specie-specifiche” presentati all’interno del manga/anime, ci siamo inoltrati lungo una deriva nelle somiglianze e affinità tra il nostro mondo (in particolar modo la società giapponese) e quello abitato dai protagonisti. La dualità erbivori/carnivori e la scelta “antispecista” del protagonista di Beastars(intenzionato a ergersi a baluardo degli erbivori e paladino della convivenza pacifica) ci sono parsi alludere a una forma di vita “conviviale”, nella quale sono tuttavia ancora presenti alcune ambiguità. Il dibattito si è concentrato sulle modalità attraverso le quali il potere si esprime all’interno dei rapporti tra due coppie di termini: “dominio/subordinazione” e “predazione/erotismo”. Si è poi tentato di abbozzare alcune note sulle relazioni tra tale duplice diade e il concetto di godimento.

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Immagine di copertina:
“Scroll of frolicking animals and humans”, Choju Jinbutsu Giga, XII secolo, Kyoto National Museum.

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Call for papers: Animazione e fumetto giapponese – Immaginari, narrazioni, speculazione

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